Racconto della visita all’ impianto di compostaggio di Salerno

Il circolo di Legambiente Salerno “Orizzonti” ha organizzato una visita all’impianto di Compostaggio di Salerno il 24 ottobre 2015: all’appuntamento si sono presentati molti cittadini interessati e il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo con il referente scientifico Giancarlo Chaivazzo e i rappresentanti di altri circoli Legambiente.

L’utilità della visita e della diffusione delle informazioni su come viene lavorato il rifiuto organico è fondamentale per una maggiore consapevolezza su come si deve fare una corretta differenziata. Un piccolo gesto che può ricadere positivamente sulla collettività.

impianto di compostaggio organico di salerno

A fare da cicerone in questa gita fuori porta, un po’ particolare, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese con il supporto dall’ingegnere responsabile dell’impianto.

Inizia la visita all’impianto integrato di compostaggio della frazione organica di Salerno: partiamo dalla sezione aerobica dell’impianto: dal processo di questa sezione si produce, alla fine, il compost.
Attualmente l’impianto è autorizzato a trattare 30.000 tonnellate annue: ovvero 23.000 di frazione organica  e 7.000 di materiale strutturante cioè sfalci di potatura. Inoltre sul tetto è montato un impianto fotovoltaico integrato della potenza di 515 kilowatt.
La Daneco Impianti (1, 2) gestisce la struttura e nella gara aggiudicata per i prossimi 5 anni ed è previsto un ulteriore ampliamento e alcune migliorie, infatti l’impianto sarà portato a 40.000 tonnellate annue autorizzate, questo consentirà di far conferire anche altri comuni, privilegiando quelli confinanti in un’ottica di riduzione della movimentazione dei rifiuti;è prevista  inoltre la realizzazione di una fossa di ricezione e un impianto a tecnologia ad osmosi inversa (o tecnologia analoga) per trattare il percolato prodotto. La tariffa di conferimento per il comune di Salerno a seguito di questa gara è di 108 euro a tonnellata.
Attualmente in questo impianto conferisce solo il Comune di Salerno: la città si è stabilizzata con una differenziata al 65% e produce circa 21.000 tonnellate di frazione organica.

processo di lavorazione organico salerno

Dopo la pesa, l’organico arriva nella zona di smistamento e viene scaricato: c’è un vaglio che separa i sacchetti e le frazioni estranee dalla frazione organica. Una volta separato, l’organico viene trasferito una seconda volta: viene praticamente pressato, spremuto, e ne esce fuori una purea (la parte più liquida) e una parte solida. La parte liquida viene avviata alla fase di biodigestione (che vedremo in seguito, nella fase anaerobica) mentre la parte più solida viene inviata alla fase di compostaggio aerobico.
Ci sono 10 biocelle (foto in basso) dove avviene la fase di maturazione (permanenza 15/20 giorni), di controllo temperatura, dell’umidità, ci sono sistemi di areazione e di riciclo del percolato che viene nebulizzato all’interno dellacella per mantenerla sempre in umidità.

10 biocelle impianto compostaggio organico salerno
Fuori dalla biocella avviene un’altra fase di maturazione, su dei letti, una pavimentazione forata (6 mm a foro) per garantire l’areazione.
Il tempo del ciclo di compostaggio (per legge) è minimo 90 giorni ma l’impianto di Salerno lo supera perché tiene il prodotto in deposito.

Gli scarti di lavorazione sono classificati come codice cer 19.12.12 e vanno in discarica. Principalmente questi scarti sono rappresentati da buste di plastica, purtroppo maggiormente utilizzate per il conferimento dell’umido. Eppure con la riforma del codice dell’ambiente, con il decreto legislativo 4/2008, per legge per conferire l’organico bisogna utilizzare o contenitori riutilizzabili (es. mastello) senza busta o sacchetti compostabili (ATTENZIONE: i sacchetti compostabili sono diversi da quelli biodegradabili). Questo genera un problema nella qualità del prodotto finale dell’impianto (il compost). Bisogna stare attenti anche al supermercato!

Qui viene stoccato il prodotto finito (il compost, foto in basso) e si chiude la fase aerobica. Ogni cumulo viene analizzato e se rispetta i parametri, viene distribuito gratuitamente a chi ne fa richiesta previa autorizzazione, inviando una email all’ufficio di competenza all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

cumuli compost gratuito salerno

Questa è la parta anaerobica dell’impianto: dopo la pressa, la parte liquida viene inviata attraverso un condotto dove incontra il PreMix con 3 biodigestori. Di fianco c’è il gasometro dove all’interno viene accumulato il gas prodotto dalla lavorazione nei biodigestori. L’eccesso viene bruciato nella torcia (sistema di sicurezza).

gasometro e biodigestori impianto compostaggio organico salernoCi sono poi due motori Iveco 12 cilindri, tradizionali motori a combustione, che servono per produrre energia elettrica.  Il biogas viene utilizzato per alimentare i motori dell’impianto e, comunque, tutta l’energia prodotta sia sopra dal fotovoltaico che dal biogas viene immessa nella rete elettrica dell’impianto. Il gas prodotto non è metano, è una molecola simile a quella del metano. Ma ha un potere calorifero inferiore di circa il 50%.

E infine nella sala di controllo c’è la possibilità dal monitor del pc di seguire le varie fasi di lavorazione rispetto a una serie di parametri quali umidità, temperatura, il giusto rapporto di aria all’interno delle biocelle, ecc.

Con questa si conclude la cronaca della visita: vi invitiamo a condividerla per promuovere informazioni utili alla cittadinanza.

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